Quando abbiamo iniziato a lavorare con Mireia c. Saladrigues e con Stefano De Ponti, sapevamo che prima o poi avremmo voluto portarli insieme, farli collaborare. Quel momento è arrivato, il 14 novembre dedichiamo loro una giornata.
Le loro pratiche sono frutto di un lavoro di scavo e sedimentazione, di ricerche, sondaggi e accumuli di materia e materiali, di derive poetiche e di un interesse quasi ossessivo per la pietra: il marmo nel caso di Mireia, la pietra serena per Stefano.
Il loro lavoro ne smentisce le più classiche attribuzioni: muto come un sasso, solido come il marmo si dice e invece, nel loro lavoro, si scopre quanto fragile possa essere il marmo, o risuonare la pietra, quanto possano dire e custodire, come archivi di informazioni sedimentate… e poca importa quale sia l’ordine di grandezza, macigno o polvere.
