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Galleria Frittelli | Transient Mobiles – Presentazione


Venerdì 3 dicembre, 2021 – h 21.00
Frittelli Arte Contemporanea
Via Val Di Marina 15, Firenze

https://temporeale.it/news/residenze-kate-open-lab-2/

Tempo Reale presenta gli esiti di due progetti artistici che nel corso del 2020 hanno usufruito del programma Residenze KATE, volto alla promozione e al sostegno della creatività contemporanea. Traiettorie di ricerca in direzioni diverse, ma accomunate dall’interesse per l’esplorazione degli aspetti più intimi e insieme evocativi del suono, al confine tra dimensione pubblica e sfera privata.

I Transient Mobiles sono dispositivi di ascolto monofonici in Pietra Serena per composizioni irripetibili.
Una semplice pressione è sufficiente per attivare un flusso sonoro, che attraverso un diffusore osseo si propaga nell’apparato scheletrico dell’ascoltatore e ne sfrutta le proprietà di conduzione e risonanza.
Questo tipo di fruizione raccoglie l’eredità dell’Handphone Table realizzato da Laurie Anderson nel 1978, ne amplia le implicazioni filosofiche e le potenzialità e cerca di rispondere alla domanda che è stata scintilla dell’intero progetto: come innescare un coinvolgimento attento e intenzionale nei confronti di un nuovo prodotto sonoro, in un presente caratterizzato da un accumulo di contenuti che favorisce dinamiche di consumo parziali e distratte? Così come per l’opera della Anderson, l’azione suggerita è quella di esercitare la pressione del gomito sulla superficie sensibile dell’oggetto. Mantenendo tale pressione, sarà possibile udire i suoni dal palmo della mano su cui poggia l’orecchio prescelto per l’ascolto. Un ascolto qualitativamente diverso per ciascuno, modificato dalle peculiarità fisiche individuali. L’orecchio aperto all’ambiente e la trasportabilità del dispositivo sottolineano e favoriscono l’importanza del dialogo tra fruitore e il mondo sonoro circostante. Nessun output né regolazioni aggiuntive e nessuna possibilità di muoversi temporalmente nella riproduzione che si fermerà al rilascio, pronta a ripartire dal medesimo punto al successivo contatto. Terminata la traccia, di cui non si conosce la durata e della quale neanche l’autore possiede un duplicato, non sarà più possibile ripetere l’ascolto.
La connessione tra fruitore e autore trova così pieno compimento: al termine dell’esperienza al primo resterà l’oggetto e il suo contenuto obsoleto, realizzato in modo da rendere fallimentare o distruttivo ogni tipo di intervento estrattivo, e al secondo l’eventuale libera restituzione da parte dell’ascoltatore di ciò che l’opera gli avrà saputo evocare. Tutto si svolge quindi in un irripetibile presente, dove la modalità e la scelta del luogo di ascolto intervengono in modo dinamico sulla fruizione, stimolando un’esperienza immersiva totalizzante.
In una futura diffusione dei dispositivi, le testimonianze intermediali raccolte costituiranno la rappresentazione tangibile dell’istanza relazionale stimolata dall’intero percorso, prefigurando nuovi possibili punti di rilancio.
I primi due prototipi di Transient Mobiles sono stati realizzati grazie al contributo del progetto Residenze Kate di Tempo Reale e rappresentano il quarto e ultimo approdo de “La natura delle cose ama celarsi”, processo di ricerca in perpetuo divenire iniziato nel 2019 e tutt’ora in corso all’interno del progetto Licheni a cura di NUB Project Space.